Bonus 2020 Ristrutturazione facciate del 90% per case e condomìni

da Redazione

 

Per il 2020 una nuova detrazione, un ‘bonus facciate’ del 90%, per la ristrutturazione dei prospetti esterni degli edifici.


 
La misura è stata proposta dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo , per rilanciare gli investimenti per il restauro e il recupero delle facciate di palazzi edifici e  condomìni, una “norma  per ridare il decoro alle nostre citta
 
Il bonus facciate, consiste in “un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!”.
 

Bonus facciate del 90% per il 2020

La nuova detrazione  mira a concentrare nel 2020 gli investimenti per il rifacimento delle facciate di palazzi e edifici storici e moderni e servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.
 
Il ‘bonus facciate’ è scritto nel Documento Programmatico Bilancio 2020; la motivazione - si legge nel documento - è quella di favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio, anche per aumentare la resilienza e la sostenibilità. La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio 2020, il cui testo non è ancora stato diffuso.
 

 

Ance: ‘prevediamo un giro d’affari da 2,8 miliardi di euro’

Secondo una stima del Centro studi dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance), il bonus facciate potrebbe creare un giro d’affari da 2,8 miliardi di euro e il costo per l’erario dovrebbe aggirarsi intorno a 12 milioni di euro per il 2021, anno in cui si manifesteranno gli effetti finanziari sul bilancio statale.
 

Bonus facciate case e condomìni, e gli altri bonus?

Non è ancora stato reso noto a quali interventi si applicherà il nuovo ‘bonus facciate’ nè se si aggiungerà - con requisiti diversi - ai diversi bonus fiscali dedicati ad abitazioni singole e condomìni, già in vigore e che la Manovra prorogherà per il 2020, o se ne assorbirà qualcuno, incrementandone le aliquote.
 
Provando a ipotizzare l’applicazione pratica del nuovo bonus, partiamo dal presupposto che rifare la facciata di un edificio significhi coibentarla, rifare l’intonaco e sostituire gli infissi e le schermature solari.

Ad oggi, i lavori su singole unità immobiliari e condomìni per rifacimento di intonaci e finiture, rivestimento delle facciate, coibentazione, ecc. godono del bonus ristrutturazione del 50%, mentre la coibentazione, l’installazione di sistemi a cappotto e le facciate ventilate accedono all’ecobonus del 65%.

Nei condomìni, se i lavori migliorano la prestazione energetica e interessano almeno il 25% dell’involucro, la percentuale di detrazione arriva al 
70%/75%; ​se sono associati al miglioramento sismico in zona sismica 1, 2 e 3 addirittura all’85%.

In quest’ultimo caso si è molto vicini al 90% previsto dal bonus facciate, mentre i lavori agevolati al 50% e al 65% potrebbero salire al 90%, diventando molto più convenienti
  
A parità di condizioni di accesso, il ‘bonus facciate’ sembra decisamente conveniente. Per verificare che sia davvero così, attendiamo di leggere la Manovra 2020 e, in particolare, i requisiti e i limiti del nuovo bonus.
 

Bonus facciate, con o senza cessione del credito e/o sconto alternativo?

Per il momento, per il bonus facciate non si fa menzione nè della cessione del credito nè dello sconto alternativo. Non è chiaro, dunque, se queste opzioni, ad oggi valide - con limitazioni - per bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus, potranno essere scelte anche da chi si avvarrà di questo nuovo bonus. 

Bonus facciate, la platea potenziale

Secondo una ricerca sulle epoche di costruzione degli edifici residenziali in Italia, condotta due anni fa da Cresme e Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc), in Italia ci sono:

- 1 milione di edifici costruiti dal 2000 ad oggi;
- 5,5 costruiti dagli anni ’60 alla fine del Novecento;
- 1,8 milioni tra 1946 e 1960;
- 1,4 milioni tra le due guerre;
- 2,2 milioni costruiti prima del 1919.

per un totale di 11,9 milioni di edifici residenziali. 
 

Bonus facciate, Rete IRENE: ‘bloccherà il mercato della riqualificazione’

Il bonus facciate fa ‘indignare’ Rete IRENE, la Rete di Imprese per la Riqualificazione ENergetica degli Edifici. “Ci sono voluti più di 10 anni per mettere a punto il DM 26 giugno 2015 - dice il Presidente Manuel Castoldi - che è ritenuto il ‘testo unico’ per le nuove costruzioni e per gli interventi di manutenzione sul patrimonio esistente” e “più di 3 anni perché l’Agenzia delle Entrate regolamentasse ecobonus e sismabonus nella loro possibilità di cessione”.
 
Ad oggi se si fa un intervento sulla facciata di un edificio si è obbligati (salvo alcune deroghe ed esclusioni che peraltro incidono poco) a mettere a norma energetica l’involucro e, nel caso fosse richiesto, di migliorare la sua prestazione sismica”. “Le imprese del settore in questi anni si sono attrezzate per essere pronte tecnicamente ad affrontare questo mercato”. 
 

Il bonus facciate potrebbe costituire non solo uno stimolo al miglioramento estetico delle città come anche dei comuni più piccoli e dei borghi storici (importante sarà il ruolo delle soprintendenze, quanto indispensabile sarà una revisione dei piani colore territoriali), ma anche e soprattutto un rilevante volano economico, incluse interessanti ricadute sul turismodilizia 


Redazione Edilizia e Territorio